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I risultati non sono stati favorevoli come si era auspicato: la prima recidiva di fibrillazione atriale, che era l'obiettivo principale dello studio, non è risultata significativamente ritardata dall'uso di valsartan rispetto al placebo così come non è risultato ridotto il numero di pazienti con più di un episodio di FA, l'altro obiettivo co-primario dello studio. Anche l'analisi secondaria condotta nei pazienti che erano ancora in ritmo sinusale dopo due settimane dall'inizio del trattamento non ha evidenziato differenze significative tra valsartan e placebo. L'analisi per sottogruppi prespecificati non ha mostrato sostanziali differenze per nessuno di essi, con la sola eccezione del sottogruppo dei pazienti con scompenso cardiaco e/o disfunzione ventricolare sinistra nel quale è stata osservata una tendenza a un miglior effetto di valsartan rispetto al placebo. Per quanto riguarda il profilo di tollerabilità e sicurezza si è confermato quanto già si sapeva: il trattamento con valsartan è stato ben tollerato al massimo dosaggio (320 mg/die) in più dell'80% dei pazienti entrati nello studio.

Come interpretare questi risultati? È possibile che nei soggetti con una lunga storia di episodi ripetuti di FA, la modificazioni elettriche del cuore dominino su quelle strutturali e si sa che i sartani hanno una maggiore efficacia sulle seconde piuttosto che sulle prime. C'è poi una considerazione pratica: i bloccanti del sistema renina-angiotensina, come il valsartan, sono particolarmente efficaci quando il sistema è molto attivato. Nei pazienti del GISSI-AF, trattati al meglio delle terapie raccomandate e con cardiopatie di base non avanzate, é presumibile che il sistema renina angiotensina non fosse in uno stato di elevata attivazione. Una prova indiretta di questo é la maggiore efficacia di valsartan nel prevenire le recidive di FA nei pazienti che di base hanno scompenso cardiaco o disfunzione contrattile del ventricolo sinistro, situazioni nelle quali questo sistema neuro-ormonale è sicuramente in uno stato di maggiore attivazione.