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Protocollo

Introduzione

La terapia

L'ipotesi n-3 PUFA

L'ipotesi statine

Disegno dello studio

Obiettivi principali

Altre valutazioni di efficacia

Analisi per sottogruppi

Obiettivi meccanicistici (sottoprogetti)

Trattamenti concomitanti

Dimensioni del campione

Analisi principali

Sponsor e comitati
Riferimenti bibliografici
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Fine Arruolamento

  L'ipotesi n-3 PUFA


I risultati dello studio GISSI-Prevenzione hanno indicato che un trattamento di 3 anni con n-3 PUFA è in grado di ridurre significativamente (21%) la mortalità totale di pazienti reduci da un infarto miocardico acuto (IMA) in cui il trattamento era iniziato entro 3 mesi dall’inizio dei sintomi. Un’analisi a posteriori ha mostrato che la causa di decesso che veniva maggiormente ridotta dagli n-3 PUFA era la morte improvvisa. Studi sperimentali e su piccoli numeri di pazienti hanno dimostrato che gli n-3 PUFA hanno effetti antiaritmici e antifibrillatori.

Circa la metà dei decessi dei pazienti con insufficienza cardiaca (IC) sono classificati come morte improvvisa.

Un’analisi a posteriori del GISSI-Prevenzione ha rivelato che l’efficacia di n-3 PUFA su mortalità totale e improvvisa in un sottogruppo di circa 2000 pazienti con disfunzione del ventricolo sinistro o insufficienza cardiaca è simile a quella osservata nella popolazione generale.

Diventa quindi rilevante verificare con un trial se gli n-3 PUFA sono in grado di migliorare la prognosi dei pazienti con IC di ogni eziologia, con o senza riduzione della frazione di eiezione.

 
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