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Problemi di "sicurezza" con la rosuvastatina ?

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Problemi di "sicurezza" per la rosuvastatina ?

Lettera ai centri

E' verosimile che un po’ tutti, per vie e secondo modi diversi, abbiano incrociato nelle ultime settimane notizie, prima di cronaca (Ansa, in modo specifico, come fonte principale, ripresa da giornali), e quindi anche su Lancet (Vol.363, 13 Marzo 2004, pag. 871) che sollevavano dubbi importanti sulla sicurezza della rosuvastatina. In quanto protagonisti e sponsor indipendenti di uno studio importante come il GISSI-HF, in una popolazione potenzialmente a rischio elevato, è importante avere al massimo delle informazioni e della trasparenza su un tema così critico. Proponiamo dunque all'attenzione di tutti:
  1. il testo originale dell'associazione americana dei consumatori che hanno sollevato il caso (Public Citizen), e che è stato ripreso in forma sintetica da Lancet (v.sopra).
  2. la nota che abbiamo immediatamente richiesto ad AstraZeneca, per avere l'informazione ufficialmente disponibile e sottoposta alle autorità registrative (incontri ad hoc sono stati fatti anche a livello della farmacovigilanza italiana), chiedendo anche per il futuro un aggiornamento ancor più tempestivo da far arrivare a tutti (in allegato);

Dal punto di vista del GISSI-HF è importante sottolineare:

  1. L'approccio appropriato per verificare efficacia e sicurezza di un farmaco è l'esecuzione di grandi trial indipendenti. E' la strada seguita con il GISSI-HF, con l'obiettivo di verificare l'appropriatezza di una eventuale nuova indicazione al trattamento con statine: lo scompenso cardiaco. Nulla si sa su efficacia e sicurezza delle statine in questa situazione clinica, ciò nonostante da un terzo alla metà dei pazienti scompensati vengono trattati con questi farmaci. E' un'estrapolazione indebita e potenzialmente rischiosa che andrebbe evitata finché dati certi in proposito non saranno disponibili.
  2. Proprio in questo ambito "controllato", nessun caso di rabdomiolisi è stato finora riportato.
  3. La valutazione del DSMB riunitosi a New Orleans l’8 marzo 2004 in occasione dell'ACC (e che ha esaminato "in aperto" tutti gli aspetti dello studio) si è conclusa con la raccomandazione di continuare lo studio senza nessuna variazione del protocollo e dei suoi criteri di sorveglianza.
  4. Nella stessa logica prosegue (con grande rapidità!) l'altro studio su rosuvastatina nello scompenso cardiaco, il CORONA, senza nessuna segnalazione di problemi.

Le conclusioni sono semplici:

  • rimangono assolutamente valide le raccomandazioni riprese anche nell' ultima newsletter del GISSI-HF: l'importante è includere con la massima tempestività e adesione al protocollo il più gran numero di pazienti;
  • garantiamo l'aggiornamento su tutto quanto possa emergere;
  • per qualsiasi dubbio, chiarimento, ecc.., tutti sanno bene come collegarsi con le Segreterie ed il Direttivo dello studio.

Luigi Tavazzi (Chairman)

Gianni Tognoni (Co-Chairman)

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